martedì 13 gennaio 2015

SANPIETRINI : SOPRINTENDENZA DI ROMA SALVA UNA DELLE CARATTERISTICHE STORICHE DELLA CAPITALE!!!!



I sanpietrini (cunei di porfido nostrani e non cinesi) sono un segno distintivo, altamente caratterizzante delle strade romane fin dal '500
Ora, il neonominato Assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci, facendosi tornare i conti, dichiara che i sanpietrini sono pericolosi, inquinano i monumenti, devono essere, quindi, rimossi e...udite, udite.....spostati in periferia. Poichè sono pericolosi al centro storico si scaraventano in periferia, pattumiera della città. Di ben altro ha bisogno la periferia romana...
I sanpietrini non sono nè buoni nè cattivi. Buona o cattiva è, invece, la gestione cialtrona dell'ordinaria manutenzione dei medesimi.
 Questo è il punto
Se i sanpietrini fossero posati a regola d'arte, se i sanpietrini fossero mantenuti nel loro assetto in maniera costante e con cura non creerebbero nessun problema a nessuno. Certo, qualche tacco 12 rischierebbe sempre di rompersi, rischio che peraltro corrono, comunque,  per i buchi immani, le fratture e le voragini dell'asfalto cittadino, in centro come in  periferia, senza distinzione alcuna. L'ordinaria manutenzione dei sanpietrini al centro storico, in Prati e in altre zone della città è inesistente, come è inenesistente la manutenzione ordinaria delle strade asfaltate di Roma. 
Negateci tutto 
ma non potete negarci l'ordinaria manutenzione della città.
Quindi, caro Pucci, non diamo la colpa ai sanpietrini che se sono dissestati dipende solo ed esclusivamente da te e poi, caro Pucci, non si può pensare di azzerare 500 anni di storia e di caratteristiche uniche di Roma ipotizzando la vendita di un bene pubblico. I sanpietrini appartengono ai romani e non a te. 

E, come ebbe a dire Alessandro Manzoni nel capitolo 34 dei Promessi Sposi:  "Va’, va’, povero untorello, - rispose colui: - non sarai tu quello che spianti Milano." 


Di seguito il comunicato stampa diffuso ai media:

Italia Nostra Roma dopo le varie assurde e inaccettabili proposte sul togliere, spostare ed addirittura vendere i poveri sanpietrini, si rivolge alla Soprintendenza statale di Roma perché intervenga ad assicurare  garanzie per la tutela di un elemento storico di pavimentazione e arredo della Capitale.

Le dichiarazioni più incredibili sono venute dal neo assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci che ha accusato i sanpietrini  di essere causa d’inquinamento infatti ha dichiarato che "la sutura tra un sampietrino e l'altro produce polvere che crea inquinamento, danneggia i monumenti".
Italia Nostra Roma da anni denuncia l’erosione dei monumenti dovuta alle troppe auto, pulmann, camion di carico e scarico  che attraversano il centro storico senza che nessun sindaco abbia posto mano a decisivi rimedi, ma apprende oggi che la colpa è dei sanpietrini.
Il neo assessore, inoltre, ha ispirato la nota di ieri dell’ufficio stampa comunale che recita : “esiste poi una non indifferente variabile economica che rende più vantaggiosa la parziale sostituzione del fondo in basolato lavico. Un metro quadrato di posa di sampietrini costa infatti 212 euro, la stessa superficie in asfalto moderno ne costa 52. I sampietrini rimossi possono dunque rappresentare un valore prezioso da utilizzare come ‘cambio merce’ negli appalti con le aziende incaricate di ripavimentare le strade sia in asfalto che con i sampietrini rimossi”
L’utilizzo del “valore prezioso”del sanpietrino per risolvere il dissestato bilancio comunale ?

Un ultimo commento riguarda la proposta del Sindaco Marino di portare i sanpietrini in periferia per aggiungere un valore da “centro storico” e così dando la stessa dignità ai cittadini che abitano quei quartieri”

Italia Nostra Roma ritiene che prima dei sanpietrini le periferie hanno bisogno di vedere soddisfatte ben altre esigenze a cominciare, tra l’altro, proprio da quella di eliminare le numerose buche ed avvallamenti pericolosi ancora esistenti,  certo non provocati dai sanpietrini, ma da appalti di asfaltature tutti da verificare.

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